La notte di Natale

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  1. Asuna-san
     
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    Ecco il nuovo capitolo! Diciamo che le ipotesi di Sherlock non erano fondate. Cosa succederà? Vediamo subito.

    La notte di Natale
    Capitolo quattro


    Erano passati pochi minuti dall'incontro con l'uomo in nero. Conan, dopo una lunga corsa, sfinito, era entrato nella sua camera singhiozzando. Non sapeva più cosa fare, se parlarne con qualcuno o tenere tutto segreto. Era in bilico e questo lo sapeva. Poteva veramente rischiare di far morire tutti i suoi amici? E poi, cosa c’entrava Ai in tutto questo? Forse anche lei era dalla parte di quegli uomini. Si poteva fidare?

    Ran era in camera quando lo udì piangere e si allarmò. Bussò alla sua porta ed entrò.

    - Cos'hai Conan? Ti sei fatto male? - chiese.

    Il ragazzo approfittò della situazione e la usò come scusa: nella corsa era inciampato e si era ferito un ginocchio.

    - Fammi vedere... Non è nulla per fortuna. Ora te la disinfetto...

    Dopo aver curato la ferita fece stendere Conan sul letto per farlo riposare. Gli rimboccò le coperte e gli tolse gli occhiali.

    - Sai, senza questi sei proprio uguale a lui - disse con una nota di sconforto e preoccupazione.

    - Com’è Shinichi? - chiese il detective.

    - Lui è gentile, generoso, è un campione a calcio e il suo intuito è fenomenale. Mi fa preoccupare spesso, dice sempre di essere all’estero per dei casi, ma ho sempre paura che non sia così. Quando gli parlo per telefono finisco sempre per arrabbiarmi, ma nonostante tutto gli voglio bene.

    L'amorevolezza di Ran stupì il piccolo detective. Era questo tutto l'affetto che provava verso Shinichi?

    Qualcuno da sotto la sua finestra aveva visto l’intera scena. Era Ai, che lo aveva rincorso. Non poteva sentire, ma immaginava cosa stavano dicendo.

    - Perché, - rifletté - perché ancora pensi a lei? La memoria ti si è cancellata, e ancora provi gli stessi sentimenti per lei? E io? Per te io sono solo la scienziata che ha fatto cominciare tutto. Perché non capisci quello che provo?

    Ancora una volta il suo viso si bagnò di lacrime perlate. Lacrime tristi, lacrime di amore e di gelosia.

    Il giorno dopo tutto era cambiato. Il cielo era di un azzurro scintillante e le nuvole comparivano a spruzzi qua e là. Si sentiva in sottofondo il cinguettio degli uccellini. I raggi del sole facevano sembrare la neve perlata. Tutto era perfetto, all’apparenza.

    Conan, Ai e Ran erano andati a sciare. La pista era vuota perché tutti erano andati a vedere uno spettacolo in piazza di Yoko Okino, la quale animava ogni giornata fino all’arrivo del Natale.

    Conan dimostrò una grande abilità nella discesa con gli sci; d’altro canto Ai e Ran erano più calme e scendevano più lentamente.

    Stavano già sciando da un’oretta ed erano a metà della pista quando si formò una valanga che piano piano si fece minacciosa.

    Conan era al lato sinistro della pista, mentre Ai, Ran e la valanga erano dalla parte opposta. Appena se ne accorse si diresse a destra.

    Quando lo videro capirono subito cosa voleva fare.

    - Allontanati di lì, Conan! Non venire! - urlarono con tutto il fiato che avevano in corpo.

    Conan non le volle sentire. Accelerò ancora di più e le spinse dove la valanga non poteva raggiungerle, per poi essere sommerso. Prima però le salutò: “Addio. Abbiate cura di voi e degli altri, ok? Ciao.”

    - Ancora. È successo un’altra volta. E io non ho potuto evitarlo. - pensò Ran.

    - No, non è vero, è tutto un sogno, un incubo, devo svegliarmi. - disse Ai.

    Conan le aveva protette. Voleva sempre salvare tutti, questa volta però era anche lui consapevole che sarebbe stata l’ultima.

    Aveva detto loro addio.

    Addio.

    Questa parola non le abbandonava. Faceva diventare le loro speranze inutili.

    Conan era… morto?

    Era morto per loro?

    - Perché lo hai fatto? - si chiedevano.

    Non lo sapevano spiegare.

    Caddero sulle ginocchia.

    Piansero.

    Misero le mani fra i capelli e gridarono disperate il suo nome.

    - Conan!

    Continua...


    Penso che ora vi poniate tutti le stesse domande: Conan è vivo? E l'autrice non aveva nient'altro di meglio da scrivere? :eheh: (XD)
    Come vi è sembrato questo capitolo? Scrivete le vostre opinioni, se vi è piaciuto... tutto quello che vi pare.
    Vi lascio con un suggerimento.
    Io ho qualcuno da proteggere!


    Allora, dato che nel terzo capitolo ho nominato Heiji e Kazuha, vi chiederete dove sono finiti. Vi dico che fra poco appariranno pure loro!
    Kazuha: Era ora! Ma perchè non ci hai messo prima?
    Io: Perchè voi non siete i protagonisti e quindi vi metto dove mi pare!

    Stranamente Heiji non si è sentito :heiji: e Kazuha non ha replicato.
    Ora vi lascio. Ciao. Alla prossima!

    Edited by Asuna-san - 2/9/2013, 12:15
     
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